Archivio 2019


Rapporto d'attività 2019 (pdf)


Informazioni dalla riunione n° 8 della Cce

Zurigo - 18 dicembre 2019


La Commissione centrale PV si è riunita il 18 dicembre 2019 a Zurigo per la sua ultima seduta dell’anno. Dal 2020 essa si chiamerà Comitato centrale, dato che nelle nuove strutture della PV non esisterà più in questa forma, ossia con i presidenti sezionali e i membri delle commissioni. Vi saranno due volte l’anno assemblee dei delegati e il nuovo Comitato centrale (ex Commissione centrale) gestirà l’attività della sottofederazione come organo esecutivo.

«Giù le mani dalle FVP!»

Ovviamente le nostre discussioni si sono incentrate sull’attacco alle facilitazioni di viaggio del personale (FVP). Come noto, la questione è stata di nuovo sollevata dalla «Sonntagszeitung» il 17 novembre scorso, con riferimento a un primo subdolo servizio su questo tema in marzo. Stando al nuovo articolo, la «Confederazione ha messo gli occhi sugli AG a buon mercato per i pensionati delle FFS». In verità, l’UFT esige che «la cerchia dei beneficiari di AG scontati sia verificata e all’occorrenza ristretta». Si dovrà chiarire in che misura i pensionati debbano ancora avere diritto in futuro alle facilitazioni di viaggio e, in caso affermativo, in quale dimensione. Secondo il giornale, si tratta di un’esigenza della Confederazione.

Effettivamente, da quando è venuto alla luce lo scandalo delle sovvenzioni ad AutoPostale Svizzera, l’UFT teme che i soldi pubblici (indennizzi al traffico regionale) possano essere utilizzati per finanziare l’AG FVP. L’agire scorretto dei manager di AutoPostale ha conseguenze dirette su di noi.

Da parte nostra, continuiamo a considerare le FVP come componente del salario (per gli attivi) e della rendita (per i pensionati). Tanto più che in occasione di precedenti classificazioni delle funzioni i ferrovieri sono sempre stati trattati peggio degli altri dipendenti federali: le FVP (gli ex «biglietti d’impiegato») furono a suo tempo computate come una parte della retribuzione, al posto delle classi. Se non si fosse agito così, se a questi colleghi fossero state concesse una o due classi di salario in più, essi avrebbero avuto un reddito assicurato maggiore e dunque una rendita di pensione più alta. Voler togliere loro l’AG FVP oggi significa punirli due volte.

Per la Cce PV come per il SEV, l’attacco alle FVP è dunque inaccettabile. Ci impegneremo insieme per il loro mantenimento. Sappiamo anche che l’Unione Trasporti Pubblici (UTP), nostra controparte in quest’ambito, e le FFS sono al nostro fianco.

Nessun rincaro in vista sulle rendite

Siamo sempre confrontati con la giusta domanda di quando le rendite della nostra Cassa pensione saranno di nuovo e finalmente adattate al rincaro. Il confronto tra Cce PV e direzione del personale FFS il 30 ottobre non promette niente di buono: purtroppo – si è spiegato – «a causa della incerta situazione (mercati finanziari) il Consiglio di fondazione ritiene che sarebbe irresponsabile (...) adattare le rendite per i nostri pensionati». Il capo delle finanze Christoph Hammer ha ammesso al raduno dei pensionati FFS della Regione di Zurigo, il 6 novembre, che «una parte notevole dei guadagni realizzati sugli investimenti degli anni passati è stata utilizzata per attenuare gli effetti legati alla riduzione dell’aliquota di conversione, abbassata tre volte nel recente passato e che lo sarà di nuovo entro il 2022. Una parte importante degli attuali pensionati ha potuto beneficiare di una aliquota di conversione nettamente più alta dei futuri pensionati. Permane inoltre un considerevole effetto di ridistribuzione a carico degli assicurati attivi. Il rincaro intervenuto negli ultimi dieci anni è stato praticamente dello zero percento».

Una situazione in ogni caso insoddisfacente, visto che il rincaro così come viene calcolato non rispecchia il continuo aumento dei premi di cassa malati.

Una carta giornaliera per i pensionati – un successo della PV

In occasione dell’incontro semestrale con l’azienda avevamo nuovamente richiesto che ci venisse accordata una carta giornaliera FFS (come segno di riconoscenza verso i pensionati). Dopo aspre trattative («accogliamo la vostra richiesta per esame»), come PV siamo stati capaci di conseguire una pur piccola vittoria. A Natale tutti i pensionati riceveranno dunque una carta giornaliera. Quel che le FFS faranno passare come regalo, è prima di tutto un successo della sottofederazione dei pensionati SEV PV.

Nuovo Regolamento di gestione PV

Il 22 novembre 2019 il Comitato SEV ha approvato il nuovo Regolamento di gestione (RG) PV, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2020 e sarà pubblicato per tempo sul nostro sito web. La Cce, dal canto suo, ha accolto le modifiche dei regolamenti delle sezioni Berna e San Gallo.

Grazie Otto

Per Otto Huser questa è stata anche l’ultima riunione della Cce per la quale ha redatto il verbale. A fine anno egli lascia la sua carica dopo otto anni di impegno e passione per la nostra PV. Otto non si è limitato a registrare l’attività della sottofederazione e a prender nota dei compiti, ma ha sempre partecipato e collaborato, verificando con spirito critico il nostro agire.

Lo ringraziamo sinceramente per il suo grande lavoro in favore del SEV, della PV e soprattutto per i nostri membri. Gli auguriamo di cuore ogni bene, e speriamo che possa intraprendere ancora molti viaggi alla scoperta di sempre nuovi paesi. Ciao Otto, mille grazie!


7a SEDUTA COMMISSIONE CENTRALE

Martedi, 22 ottobre 2019  a Olten


Roland Schwager.   La Commissione centrale PV ha tenuto la sua settima riunione dell’anno il 22 ottobre, stavolta a Olten.
È stato presentato il conteggio finale per i festeggiamenti legati ai 100 anni della PV. Praticamente rispettato il budget iniziale, salvo un piccolo scostamento di circa 2000 franchi per spese impreviste. La Cce ringrazia il responsabile delle finanze per il suo ottimo lavoro.

Essa ha pure esaminato il preventivo 2020, che i delegati hanno approvato, con qualche modifica di poco conto, durante l’AD del 9 ottobre 2019 a Muntelier: anche in questo caso le uscite saranno superiori alle entrate per 2000 franchi.

Sempre nel corso dell’Assemblea dei delegati, alcune sezioni si erano lamentate che spesso i loro introiti non riescono più a compensare le uscite. A gravare sulle casse sezionali sono in particolare i costi per l’affitto dei locali per le manifestazioni. Nemmeno la compensazione finanziaria assicurata dalla cassa centrale è sempre in grado di pareggiare i conti. Ora la Cce ha deciso di istituire un gruppo di lavoro ad hoc che dovrà elaborare un nuovo modello di perequazione, valutando al contempo anche la questione delle dimensioni e dei confini sezionali.

Preoccupa altresì la constatazione che le sottofederazioni dei ferrovieri attivi cercano in maniera sempre più aggressiva di mantenere fra i loro ranghi i soci che passano al pensionamento. Questo soprattutto per continuare a incassare le quote dei membri, non certo per garantire loro la necessaria assistenza. La Cce condanna con forza questo modo di agire e si attende dalla Commissione direttiva SEV una netta presa di posizione in favore della PV.

La PV organizzerà il 18 gennaio 2020 a Zurigo un torneo di Jass intergenerazionale, allo scopo di rafforzare i legami fra i ferrovieri in età avanzata e i giovani del SEV. Riservare la data!


6a SEDUTA COMMISSIONE CENTRALE

Martedi, 24 settembre 2019  a Sargans
 


« Scontenti delle FFS »

Roland Schwager.   Sargans, nell’Oberland sangallese, ha ospitato il 24 settembre la sesta riunione della Cce PV, i cui lavori sono stati preceduti dall’incontro con i presidenti sezionali della Svizzera orientale.

Richieste, preoccupazioni e necessità delle sezioni

Con l’occhio già puntato al 2020 e al rinnovo dei mandati per il periodo 2021-2024, è nuovamente emersa la preoccupazione per la mancanza di rincalzi per le varie cariche. Se per molte sezioni non vi saranno mutamenti e gli attuali membri si sono fortunatamente già detti pronti a continuare, ve ne sono altre nelle quali alcune cariche sono ormai da tempo vacanti. Non abbiamo ancora trovato la soluzione ideale, ma è chiaro che interpellare in modo mirato i possibili candidati si dimostra il metodo più efficace, anche se richiede molto tempo.

Appare inoltre evidente che i limiti sezionali, definiti in tempi ormai lontani, non sempre rispondono ancora alle odierne contingenze. Ne è un esempio la regione Bülach - Eglisau, che fa parte della sezione Winterthur-Sciaffusa ma che in effetti guarda in prevalenza a Zurigo. La Cce intende chinarsi su questo problema e discuterne con le sezioni.

FFS

Le FFS hanno fatto sapere che i loro dipendenti beneficeranno dei buoni frutti dello scorso anno – ben 568 milioni di franchi – con due giorni supplementari di vacanza (risultato ottenuto grazie alle pressioni del SEV). Ai pensionati, invece, hanno comunicato che non intravedono «alcuno spazio di manovra» per concedere un piccolo bonus ai loro vecchi collaboratori. La Cce e i presidenti sezionali sono davvero molto scontenti di questa risposta. Si deve infatti anche al lavoro dei pensionati e al loro impegno decennale, se le FFS sono arrivate dove si trovano oggi. Intendiamo rilanciare nuovamente questo tema all’intenzione del capo del personale.

Ancora una volta la Cce è dovuta intervenire presso il SEV, lamentando il fatto che sezioni degli attivi cercano di mantenere fra i loro ranghi i membri che vanno in pensione (un fenomeno in costante crescita). Le ragioni – anche se non ammesse a chiare lettere – sono prettamente di tipo economico. Da parte nostra ribadiamo che l’assistenza ai pensionati è un complito specifico della PV, che ha anche le competenze necessarie. Insistiamo affinché vengano osservate le disposizioni del rispettivo regolamento SEV.

Sulla strada giusta

La Cce si è poi chinata sugli obiettivi che si era posta per l’anno in corso, constatando con piacere che siamo «sulla strada giusta». Il fatto che siano state per il momento abbandonate talune richieste ha le proprie buone ragioni.

Elezioni

A fine anno il segretario centrale Otto Huser lascerà la sua attuale carica. Quali successori, da designare all’assemblea straordinaria dei delegati il 9 ottobre, si sono candidati Alex Bringolf e Rolf Deller. Per lunghi anni Alex Bringolf è stato presidente della sezione SBV Basilea e membro della Cce AS; dal canto suo, Rolf Deller è noto quale presidente sezionale PV Basilea.
Nel 2020 si dovrà procedere a elezioni di rinnovo per il periodo amministrativo 2021-2024. È rallegrante notare come gli altri membri della Cce si mettano nuovamente a disposizione. Hans Heule, Jean-Pierre Genevay, Egon Minikus, Giuseppe Meienberg e Roland Schwager si sono detti pronti a mantenere le attuali funzioni.

FVP

Alla conferenza stampa di inizio settembre, le FFS avevano annunciato di voler «restituire qualcosa» ai viaggiatori – sotto forma di biglietti risparmio e di sconti sugli AG (100 o 50 franchi). Partendo dal presupposto che le disposizioni di tariffa e i prezzi dell’AG FVP si basano sull’offerta commerciale, la Cce PV ha chiesto all’azienda di estendere questi vantaggi anche ai possessori di AG FVP.

Abbiamo inoltre presentato una richiesta al Segretariato delle comunità di trasporti, affinché ai titolari di FVP vengano offerti abbonamenti comunitari mensili e annuali a prezzo ridotto. A molte persone in età avanzata, un abbonamento regionale sarebbe più che sufficiente di un AG.

2020

La Cce ha pubblicato il suo programma per il 2020 (vedere il sito web). Essa richiama in particolare l’attenzione dei colleghi interessati al «torneo di jass intergenerazionale», che sarà organizzato il 18 gennaio 2020 a Zurigo proprio dalla sottofederazione PV


5a SEDUTA DI COMMISSIONE CENTRALE

20 agosto 2019  a Zurigo
  


« Affari correnti »
  

Roland Schwager  Dopo la pausa estiva, il 20 agosto la CCe PV ha tenuto a Zurigo la sua quinta seduta dell’anno per il disbrigo degli affari correnti. Essa ha fra l’altro preso nota dell’attivazione, avvenuta a metà giugno, del rinnovato sito web della sottofederazione. Con grande impegno, Albert Brunner ha ideato uno strumento che ci sarà utile per molti anni ancora. Un progetto riuscito e apprezzato da tutte le sezioni. La Commissione centrale si è poi occupata del nuovo regolamento di gestione. Un piccolo gruppo di lavoro ha elaborato lo scorso 22 luglio una serie di adattamenti sulla quale i delegati PV dovranno discutere e votare in autunno. Per quanto concerne la successione del nostro cassiere centrale, sono attualmente in corso vari colloqui che lasciano ben sperare per la presentazione di una nomina in tempi abbastanza vicini.

Consiglio svizzero degli anziani (CSA) 

In questo organo consultivo del Consiglio federale siede anche il nostro collega Josef Bühler (già membro della Cce PV), il quale ha riferito in merito all’attività del Consiglio stesso. Fra i temi su cui si dibatte al momento vi sono la soppressione del reddito locativo, che il CSA approverebbe a determinate condizioni, e la procedura di consultazione iniziata dal Consiglio federale sulle prestazioni transitorie per disoccupati anziani: si vuol fare in modo che queste persone non debbano far capo all’assistenza sociale, dove rischierebbero di consumare tutti i loro risparmi. Sarà ovviamente necessario valutare tutti i dettagli, come pure la questione se non si apra così la strada all’esclusione dei lavoratori più anziani o al mantenimento di chi semplicemente non vuole lavorare.

In previsione della pubblicazione del messaggio sulla «Riforma AVS 21», il Consiglio federale ha reso noto i punti salienti. Si tratta in particolare dell’età pensionabile a 65 anni per le donne e di uno 0,7 percento in più per l’IVA. L’aumento dell’età di riferimento per le donne con redditi bassi sarà attenuato per una durata di nove anni con misure compensative per 700 milioni di franchi.

Quanto annunciato dal CF ricalca in ampia misura le proposte formulate nella procedura di consultazione. Il CSA le aveva accettate nella sua presa di posizione. È anche nostro interesse quali pensionati che stavolta il progetto di riforma non venga silurato e cada di nuovo in votazione.

Al momento la proposta dei partner sociali sulla riforma del II pilastro viene discussa in una commissione ad hoc. Si prevede di portare al 6,0 percento l’aliquota di conversione e di dimezzare la deduzione di coordinamento. I contributi sul salario dovrebbero essere unificati: 9 percento per la fascia d’età 25 – 44 e 14 percento dai 45 anni. Mediante una percentuale sul salario dello 0,5 sarà versato un importo fisso sulle rendite future finanziato in modo solidale.

La generazione di transizione (15 anni dall’entrata in vigore della revisione) beneficerà di un supplemento delle rendite. L’accordo raggiunto fra le parti sociali è stato accolto con stupore e miete critiche da più parti. Staremo a vedere se l’intesa potrà realizzarsi anche dopo le elezioni federali di ottobre.

Si veda anche: compromesso-datori-di-lavoro-e-sindacati-per-riforma-lpp

Dialogo intergenerazionale 
Negli ultimi anni la Gioventù SEV aveva invitato giovani e meno giovani a Zurigo per un torneo di Jass denominato «dialogo intergenerazionale». Il prossimo evento sarà organizzato dalla PV – di nuovo a Zurigo e sempre durante il periodo invernale. 


4a SEDUTA DI COMMISSIONE CENTRALE

18 giugno 2019  a Olten


Retrospettiva di una ben riuscita festa dei 100 anni
 

Roland Schwager   La Cce PV si è riunita il 18 giugno a Olten per la sua quarta seduta dell’anno. Vi hanno partecipato anche i presidenti delle sezioni Argovia, Basilea, Olten, Lucerna e Uri. Con loro, prima di entrare nel merito della riunione, abbiamo discusso i problemi che riguardano le rispettive sezioni. Fra i temi emersi vi sono i contributi, anche piuttosto elevati, pagati alle unioni sindacali locali, che spesso gravano sulle finanze sezionali. A tale proposito la Cce vuole avere una veduta d’assieme a livello svizzero e successivamente valutare dove e in che modo intervenire.

100 anni SEV

Alla vigilia del congresso, il 3 giugno, con una piccola cerimonia il SEV ha ricordato al Kursaal di Berna il suo centesimo compleanno. Nel frattempo ha preso avvio il «giro della Svizzera» dell’autobus del centenario SEV. Invitiamo calorosamente i nostri soci a visitarlo durante una delle soste previste nelle diverse località, secondo il piano che trovate qui https://sev-online.ch/it/aktuell/bustour/

Dimissioni del segretario centrale
Otto Huser ha rassegnato le dimissioni dalla carica di segretario centrale per fine anno; dopo il lungo periodo in cui ha ricoperto questa funzione, desidera ora lasciare il posto a forze fresche. La Cce si è messa attivamente alla ricerca di un successore idoneo. 

Nessun aumento del prezzo dell’AG!
Nel corso della primavera si è assistito a una mini-bufera mediatica in relazione con il possibile rincaro dell’abbonamento generale, scoppiata dopo che un documento interno dell’UTP era pervenuto a una rivista svizzero-tedesca. Nel frattempo – forse impressionata dalla veemente reazione dell’opinione pubblica – l’UTP ha deciso (per intanto) di rinunciare ai suoi propositi. Il rincaro avrebbe interessato anche l’AG FVP. 

Previdenza per la vecchiaia
Con il 65,6 percento di Sì, il 19 maggio il popolo svizzero ha approvato il progetto «RFFA», contribuendo così al risanamento temporaneo dell’AVS. Tutti i cantoni hanno accettato il messaggio!
Questo risultato ci lascia ora un po’ di tempo, dal momento che la «RFFA» riporterà l’AVS su basi più solide fino al 2022. Il risanamento definitivo di questa istituzione sociale richiederà invece discussioni di fondo, che renderanno altresì necessario rivedere criticamente taluni dogmi, all’apparenza intangibili, e attivarsi in modo costruttivo per la ricerca di soluzioni.

Esenzione dei capitali della previdenza di vecchiaia dagli interessi negativi della BNS

Il 20 marzo 2017 il canton San Gallo ha presentato un’iniziativa cantonale mirante ad esentare i capitali della previdenza di vecchiaia dagli interessi negativi. Purtroppo il Consiglio degli Stati lo scorso anno e l’11 giugno anche il Consiglio Nazionale hanno deciso di non dar seguito a questa iniziativa. Un’occasione mancata di sgravare economicamente il primo e il secondo pilastro.

100 anni PV – una bella festa

Il 13 giugno la sottofederazione PV ha festeggiato sulla motonave «Berner Oberland» del Lago di Thun i suoi primi cento anni di esistenza. Alla splendida giornata hanno preso parte membri emeriti e attivi del Comitato, la direzione del SEV e il presidente USS Pierre-Yves Maillard. Al comitato d’organizzazione sono giunti numerosi riscontri positivi sulla riuscita manifestazione. Molte immagini e l’intervento del presidente centrale si trovano sul sito https://sev-pv.ch/it/aktuell/.

Regolamento di gestione PV

All’AD del 3 giugno 2019 è stato deciso di snellire le strutture della sottofederazione, sopprimendo l’attuale Comitato centrale. Il regolamento di gestione in vigore sarà rielaborato.

Dialogo intergenerazionale

Negli ultimi tre anni, durante il periodo dell’Avvento i giovani del SEV avevano organizzato a Zurigo un torneo di Jass, denominato «Dialogo intergenerazionale», invitando giovani e anziani. Quest’anno sarà la PV a curarne l’organizzazione. La data sarà comunicata a suo tempo.


100 anni PV SEV

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Intervento del PC Roland Schwager

13 giugno 2019 

Care colleghe e cari colleghi
Gentili ospiti

Con immenso piacere mi appresto oggi a festeggiare con voi il centesimo compleanno della sottofederazione dei pensionati su questa bella motonave «Berner Oberland», che con noi a bordo farà rotta sulle acque del Lago di Thun.
Con altrettanta grande gioia saluto i rappresentanti della dirigenza SEV nelle persone di Giorgio Tuti, Manuel Avallone e Aroldo Cambi. Do il benvenuto ai nostri ospiti d’onore, il Consigliere agli Stati Paul Rechsteiner, il presidente dell’USS Pierre-Yves Maillard, un grande combattente quale Helmut Hubacher e i presidenti centrali delle sottofederazioni attive del SEV.

In modo particolare mi rallegro per la partecipazione di tutti voi, che siete stati o che ancora siete attivi per la PV: questa è la vostra festa. Godetevi in tutto e per tutto questa giornata, ve la siete meritata!

Quando vi è una nascita, di solito gli auguri vanno al bambino. In verità, oggi noi dovremmo dedicare la giornata a chi ha portato alla luce questa creatura. Il fatto di nascere non è in sé una grande prestazione.

Per venire a noi, voglio dire che il 13 giugno 2019 dev’essere il giorno in cui noi rivolgiamo un pensiero di particolare riconoscenza a tutti i ferrovieri che ben cento anni orsono avevano visto e capito quanto fosse necessario che anche i pensionati si impegnassero e lottassero per le loro esigenze. Perché con l’ingresso nella terza fase della vita i problemi di natura sociale e materiale non scompaiono come d’incanto. Dobbiamo rispetto, deferenza e gratitudine a tutti questi colleghi, ovunque in Svizzera. Siamo profondamente grati per la loro dedizione e per tutto ciò che hanno fatto. Lo stesso vale esattamente per tutti gli altri amati colleghi e colleghe che ne hanno seguito le orme e che in modo consapevole e determinato hanno portato avanti l’impegno della prima ora lungo le generazioni – fino ad oggi. Fino a voi.

Tutte le nostre sezioni sono più vecchie della nostra sottofederazione; hanno infatti potuto festeggiare il secolo di vita già nel 2016, nel 2017 o nel 2018. Nelle varie commemorazioni ho sempre voluto rimarcare – e lo faccio volutamente anche oggi – come in verità si potrebbe ritenere che dopo tutti questi anni la nostra PV non avrebbe più ragione di essere. Che le richieste dei pensionati sarebbero ormai soddisfatte e che essi vivrebbero in un piccolo paradiso terrestre. Il fatto che la nostra sottofederazione esista ancora tutt’oggi – come del resto i sindacati – mostra invece che i nostri obiettivi non sono ancora raggiunti e che resta ancora molto da fare affinché anche le persone con un reddito modesto possano godere dei benefici del successo economico.

Gli astri non ci sono – non ci sono più – propizi: in misura sempre maggiore si considera il mondo unicamente dal punto di vista economico. Ormai conta solo quel che rende. E se un tempo nel commercio dei beni e dei servizi ci si basava su un calcolo onesto fondato sui costi, e si definiva il prezzo finale di un prodotto cercando di ricavarne un guadagno equo, oggi si considera solo quest’ultimo aspetto e così si preme sui costi – ossia sui salari. Si stabilisce ciò che qualcosa può costare, non quello che vale! Un approccio che oserei dire schizofrenico.

In questo modo l’umanità non viene soltanto sacrificata, no: viene letteralmente annullata!

Peter Ulrich, professore emerito di etica economica dell’Università di San Gallo, definiva in un suo trattato l’economia con «creazione di valori». E questi valori devono – dovrebbero – essere a vantaggio di tutti. Ma, appunto: ci allontaniamo sempre più da questi principi, dato che i membri di una certa «élite» pensano che i valori si creino in borsa, non con il lavoro. Per questo sarebbero i soli a doverne beneficiare, non l’insieme dell’umanità. No, sinceramente, questi non sono i nostri valori!

Dobbiamo riportare nuovamente al centro l’uomo e le sue necessità. Tutto quel che facciamo e verso il quale aspiriamo dev’essere a loro unico vantaggio.

Purtroppo nel nostro benestante Paese la giustizia sociale è ben lungi dall’essere realizzata. Al contrario, vi sono molti segnali che indicano come il divario tra ricchi e poveri si allarghi in modo allarmante. Vi sono ancora troppe persone che non partecipano al già citato successo economico. Dobbiamo viceversa constatare che coloro che ne beneficiano sono sempre di meno – anche da noi. Ci stiamo allontanando da una società giusta. Non da una società allineata, da una società giusta.

Dopo la seconda guerra mondiale i nostri padri hanno saputo creare l’AVS, grande opera sociale e patto fra generazioni, capace di assicurare alle generazioni future la sicurezza materiale e una vita dignitosa. Oggi tocca a noi batterci per il mantenimento del primo e del secondo pilastro, visto come a livello politico si pensa in maniera troppo miope e si rigetta la prospettiva sul lungo orizzonte. In queste menti davvero poco illuminate, AVS e CP non vanno gestite come un sistema sociale bensì secondo principi meramente commerciali. L’importante è che i conti tornino. Ma così le cose non funzionano. Sarà dunque nostro compito lottare affinché per questi due pilastri torni ad essere osservato il principio ancorato nell’articolo 7 della nostra Costituzione: «La dignità della persona va rispettata e protetta.» Se non metteremo un freno a queste tendenze, la nostra legge fondamentale verrà imperdonabilmente disattesa. E questo noi non possiamo accettarlo!

Potrei citarvi molti altri punti che mostrano lo smantellamento in atto della solidarietà, fondato unicamente sugli aspetti materiali e dimenticando le persone. Noi dobbiamo sempre e in primo luogo pensare a loro. L’uomo viene prima di tutto, mentre l’economia, così come è intesa oggi in senso neoliberale, viene per ultima. Essa dev’essere il mezzo e non diventare un fine a sé stesso.

Tutto lascia dunque presumere che anche nei prossimi decenni avremo bisogno del sindacato SEV e della PV, e che il lavoro non ci mancherà certamente.

Oggi però non vogliamo abbandonarci a pensieri troppo profondi e filosofici. Oggi ricorre un compleanno e dunque bisogna far festa.

Godetevi questa piacevole giornata. Auguro a voi tutti momenti di gioia e alla nostra amata PV altri cento anni in buona salute!


3a SEDUTA DI COMMISSIONE CENTRALE

3 maggio 2019  a Bellinzona


 «Questioni correnti»

Roland Schwager   Nella sua riunione del 3 maggio scorso a Bellinzona, la Cce si è occupata di varie tematiche in corso; come dice il titolo, si è parlato di «questioni correnti».

100a Assemblea dei delegati PV

La Cce ha proceduto prima di tutto alla preparazione dell’assemblea dei delegati PV, che si terrà a Berna il 3 giugno. Avremo meno tempo per l’esame dei nostri abituali temi, dal momento che la stessa sera al Kursaal inizieranno i festeggiamenti per i «100 anni del SEV». Oltre a questioni legate agli statuti si dovranno esaminare ben sei proposte al congresso! I delegati dovranno poi decidere se – e in che modo – la PV debba snellire le sue strutture. Eventuali cambiamenti imporranno anche modifiche del nostro regolamento interno. Il dibattito è lanciato e dovrà essere condotto in porto entro l’assemblea autunnale.

FVP

Il buon risultato di bilancio delle FFS – ben 568 milioni di franchi – è anche merito del personale. Dunque ne dovranno beneficiare anche i dipendenti. La questione è stata messa sul tavolo dal SEV. Anche la PV ritiene che pure i pensionati abbiano diritto a qualcosa, e lo ha segnalato sia al SEV sia alle FFS. Non ci dispiacerebbe ricevere un piccolo «bonus», come riconoscenza dopo anni di tagli, magari sotto forma di una carta giornaliera da usare liberamente. In effetti, anche gli ex collaboratori hanno contribuito alla soddisfacente crescita dell’azienda FFS e reso possibile l’evoluzione che ha portato a conseguire certi utili.

Con le comunità di trasporti della Svizzera abbiamo cercato il colloquio su un abbonamento mensile o annuale FVP. Un simile titolo di viaggio costituisce una necessità per molti pensionati, e sarebbe un’alternativa al (troppo) costoso AG FVP. Finora tuttavia le discussioni non hanno dato i frutti sperati, poiché né le comunità né l’UTP (Unione trasporti pubblici) si dicono competenti al riguardo. Ci sarebbe ancora il segretariato delle comunità a San Gallo, che inviteremo prossimamente per valutare questa nostra esigenza.

RFFA

A differenza del Comitato SEV, che sul messaggio in votazione il 19 maggio ha lasciato libertà di voto, la Commissione centrale PV raccomanda ai suoi membri di mettere un «Sì» convinto nell’urna. La combinazione di due temi urgenti della politica svizzera è di enorme importanza per l’AVS, la cui situazione rischia di aggravarsi. I due miliardi di franchi che saranno versati ogni anno nelle sue casse miglioreranno le cose, almeno a breve termine. Un risanamento duraturo è ormai urgente.

Iniziativa popolare «Previdenza sì – ma equa»

Con questo titolo ingannevole, Josef Bachmann, già amministratore della cassa pensioni PWC ha lanciato insieme al consigliere nazionale Thomas Weibel un’iniziativa popolare che, se accettata, permetterebbe di ridurre le rendite correnti di vecchiaia. Lo scopo viene motivato con la massiccia ridistribuzione di capitali dagli attivi ai pensionati, dovuta ai pessimi redditi da investimento.

Occorre combattere con ogni mezzo un simile proposito: gli attuali pensionati hanno acquisito onestamente il loro diritto a rendite intangibili. La pensione può essere paragonata a una polizza assicurativa; per molti anni si sono pagati regolarmente i premi e oggi, al momento di riscuotere, bisogna lottare affinché le compagnie rispettino i loro obblighi. Si tratta inoltre di un diritto sancito dalla Costituzione federale, ossia la garanzia di una vita dignitosa in età avanzata. Il rispetto di questo dettame costituzionale sembra vacillare sempre più, con il costo della vita che continua a crescere mentre le rendite non vengono adattate.

Dunque, un’iniziativa popolare da non sostenere assolutamente!

La PV ha 100 anni

A inizio aprile la Cce ha spedito a tutti i membri della sottofederazione un opuscolo commemorativo accompagnato da un tallero di cioccolato. Un piccolo gesto di gratitudine, che ha suscitato molti riscontri positivi; dai nostri soci abbiamo ricevuto espressioni spesso toccanti, quasi brevi racconti di vita. Siamo felici di aver letto correttamente i sentimenti dei nostri affiliati e di aver potuto dare qualche momento di gioia a molte persone.