Archivio 2020
Lettera del Presidente centrale ai pensionati
Care colleghe e cari colleghi,
la vita è diventata molto tranquilla quasi da un giorno all’altro, forse troppo tranquilla per alcune persone, da quando il Consiglio federale ha dichiarato la “situazione straordinaria” e ha fortemente limitato la vita pubblica nel nostro Paese. Soprattutto per noi anziani, considerati un gruppo a rischio causa dell’età e delle possibili condizioni preesistenti.
Aderiamo alle regole di condotta prescritte per il nostro bene e quello di tutti. E affinché questa pandemia sia debellata il più rapidamente possibile. Per molti di noi, che devono sacrificare i contatti interpersonali, può essere difficile. Ma per fortuna abbiamo moderni mezzi di comunicazione: telefono, e-mail, Skype, WhatsApp.
Cerchiamo quindi di utilizzare questi canali il più spesso possibile per metterci in contatto e scambiare informazioni. Potreste anche chiamare un collega con cui non avete contatti da molto tempo! Mettetevi in contatto con gli altri – per telefono, ecc. Questo aiuta ad evitare di sprofondare nell’isolazione e persino diventare depressi.
I nostri responsabili di sezione sono a vostra disposizione in qualsiasi momento. Potete trovare le persone da contattare sul nostro sito internet.
Facciamo del nostro meglio: non lasciamoci abbattere. Le persone anziane sono abituate ad affrontare situazioni di vita difficili. In questo periodo vi auguro molta forza e coraggio. Fate tesoro delle molte piccole e preziose esperienze interpersonali.
Roland Schwager
Presidente centrale
Il coronavirus ha messo sotto scacco la Svizzera. Dall’ultima guerra mondiale non erano mai state necessarie né adottate misure altrettanto limitative della vita pubblica. Provvedimenti che arrivano perfino a fermare l’attività nella PV: delle nostre 20 sezioni, 16 hanno giustamente annullato la loro assemblea primaverile. Le altre quattro avevano fatto in tempo a tenere la propria prima che fossero adottate le misure che conosciamo.
Anche il Comitato centrale ha deciso di rinunciare alla riunione del 17 marzo. Del resto, questa non sarebbe più stata possibile dopo che il 16 marzo 2020 il Consiglio federale ha decretato la situazione straordinaria in tutto il Paese.
Ciononostante, la vita sindacale non si ferma. Grazie alle numerose possibilità di contatto date dai moderni mezzi di comunicazione (Internet, e-mail, Skype), possiamo rimanere attivi e continuare a rappresentare gli interessi dei nostri membri. Il Presidente centrale ha informato il CC e le sezioni su alcune questioni per noi importanti, riassumendo con procedura per corrispondenza le decisioni in relazione con l’Assemblea dei delegati. Un breve riepilogo:
Coronavirus
In Svizzera la diffusione del coronavirus ha raggiunto un livello epidemico e non si fermerà nelle prossime settimane, con un forte impatto sull’attività delle sezioni. Sono in particolare esposte soprattutto le persone più anziane, per questo dal 13 marzo 2020 sono entrate in vigore, e lo saranno per varie settimane, severe restrizioni per lo svolgimento di eventi pubblici. Al riguardo si devono rispettare le disposizioni e le raccomandazioni dell’UFSP e delle autorità cantonali. La priorità va sempre data alla salute dei nostri membri!
In una e-mail 12 marzo la vicepresidente del SEV Barbara Spalinger ha annunciato la collaborazione del nostro sindacato con il Gruppo pandemia plus e ha ringraziato le sezioni per la «ragionevolezza e la flessibilità» dimostrate nel contesto delle assemblee generali di primavera.
Barbara Spalinger ha anche ricordato le spiegazioni di Pierre Voumard, a suo tempo responsabile del servizio medico delle FFS, secondo il quale il prodotto (disinfettante) perfetto contro il virus è il sapone che, sciogliendo lo strato di grasso e proteine che ricopre il virus, lo annienta.
Barbara ha inoltre invitato le sottofederazioni e le sezioni a non prendere iniziative proprie ma a trasmettere al SEV le proprie esigenze, affinché possano essere discusse e sottoposte allo stato maggiore pandemia. «La nostra prima esigenza dev’essere quella di far conoscere i giustificati timori dei nostri membri e non sicuramente di crearne altri.»
Un’emergenza come quella che stiamo vivendo mette ovviamente sotto una luce diversa anche il significato delle nostre rivendicazioni sindacali.
«Non toccate le FVP!»
La raccolta di firme per la petizione «Non toccate le FVP» procede in modo molto soddisfacente. Continuate a far firmare e ad inviare i moduli all’indirizzo indicato.
Il 15 aprile 2020 il gruppo di lavoro dell’UTP (con V. Brodard come rappresentante del SEV) dovrebbe incontrarsi per un esame del dibattito in corso e per definire i passi successivi.
Il direttore dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT), Peter Füglistaler, continua ad affermare di non vedere «alcun problema» con le FVP. Lui chiede solo maggiore trasparenza e di poter aumentare le tariffe. Il SEV e la PV la pensano diversamente: se un rincaro delle tariffe non costituisce un problema per le FFS, lo sarebbe invece per le più piccole imprese di trasporto private, che non possono permettersi aumenti di sorta.
Vorrebbe dire la scomparsa delle FVP. Per questo occorre continuare la lotta. Le FVP sono un elemento del salario e della rendita di pensione!
Iniziativa per una 13a rendita AVS
La raccolta delle firme è stata lanciata dall’USS l’8 marzo scorso. Al link https://it.avsx13.ch/ è possibile firmare anche online. L’USS e le federazioni affiliate hanno ora 18 mesi di tempo per raccogliere le 100 000 firme necessarie. Siamo fermamente convinti che anche i nostri membri si impegneranno in questa battaglia. Anche a causa del coronavirus, il SEV rinuncia momentaneamente a campagne pubbliche di raccolta delle firme.
Cassa pensioni FFS
La CP FFS ha chiuso lo scorso anno di attività con un rendimento positivo del 9,1% sugli investimenti. Grazie agli utili così realizzati è stato più che compensato il risultato negativo dell’anno precedente. Ma ecco che da metà marzo le borse hanno cominciato a registrare cali su tutti i fronti.
Come risposta agli interessi nuovamente calati lo scorso anno, il Consiglio di fondazione ha inoltre deciso di operare accantonamenti in vista di un’eventuale futura riduzione del tasso d’interesse tecnico dall’1,5 all’1 percento. Questo accantonamento comporta un calo di circa il 3 percento del grado di copertura, che a fine dicembre 2019, dopo la costituzione delle riserve e il versamento degli interessi sugli averi, ammontava al 105,4 percento (anno prima 101,1).
Il che significa, tra l’altro: ancora nessun aumento delle rendite per i pensionati.
17 marzo 2020_Sh